Il piano d’emergenza identifica i possibili incidenti, a prescindere dal coinvolgimento di persone, secondo una scala di gravità a cui corrispondono diverse modalità di eventuale allertamento delle risorse territoriali (vigili del fuoco, servizio di emergenza territoriale).
Incidenti minori: possono essere controllati dal solo personale operativo o di sicurezza dell’unità (non richiede la mobilitazione di forze esterne)
Incidenti di categoria 1: come per la categoria precedente, ma con massiccio impiego delle risorse interne all’azienda (è consigliabile mettere in preallarme forze esterne per il caso di escalation dell’incidente)
Incidenti di categoria 2: possono essere controllati con l’ausilio di forze esterne limitate
Incidenti di categoria 3: se controllabili, possono esserlo solo attraverso l’impiego di massicce risorse (è necessaria la mobilitazione di tutte le forze disponibili, anche su vasta scala).
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