- Visibilità: In sotterraneo non è possibile contare sull’illuminazione naturale, di conseguenza lungo la tratta sono ubicate lampade fisse alimentate dalla rete elettrica, che garantiscono una illuminazione adeguata alla viabilità, nelle aree di lavoro vi è ausilio di fonti luminose che favoriscono la visibilità ai lavoratori impegnati. Dal momento che non è detto che l’infortunio possa accadere in una zona di lavoro ben illuminata è necessario impiegare anche da parte degli operatori fonti luminose autonome, quali lampade portatili o faretti sul mezzo bimodale. Devono sempre essere impiegati indumenti ad alta visibilità, l’ambulanza bimodale deve sempre mantenere luci e dispositivi di emergenza accesi.
- Microclima: In sotterraneo non è possibile contare su un ricambio d’aria naturale a causa dello scarso o nullo scambio con l’atmosfera. Anche in questo caso la ventilazione viene fornita artificialmente mediante sistemi aerazione fissi a cui fanno supporto ventilatori ausiliari posti sui carri, in questo caso gli operatori che accedono devono avere indumenti adeguati. Le condizioni in cui il microclima non sia più compatibile con la vita, a causa di emissioni di gas nocivi (per esempio fumi di combustione), è un rischio valutato. Per questo motivo ciascun operatore deve avere in dotazione un autoprotettore, per consentire la respirazione senza scambio con l’ambiente esterno e favorire la fuga.
- Rischio contaminazione morsi di ratti: E’ possibile che in sotterraneo si possano trovare ratti, oltre ai sistemi di derattizzazione gli operatori devono avere gli indumenti adeguati.
Le lavorazioni in sotterrano portano la produzione di altri rischi più legati ai macchinari o ai sistemi di lavoro questi sono:
- Produzione di gas nocivi dai mezzi o attrezzature: L’attività di armamento ferroviario richiede necessariamente l’impiego di personale, attrezzature e mezzi, questi producono gas nocivi a causa della combustione di carburante, i sistemi di ventilazione sono tarati in modo da garantire un ricircolo di aria sana per la salubrità dei lavoratori, i mezzi di soccorso concorrono alla produzione di gas nocivi essendo mezzi in transito dal momento che la permanenza in galleria di suddetti mezzi non è prevista per lunghi tempi e quindi non si prevedono particolari accorgimenti oltre quelli già in dotazione, è cura del responsabile della sicurezza effettuare sondaggi dei gas attraverso rilevatore portatile, e possibile l’integrazione con rilevatori GECAV. I gas rilevati sono CO; CO2; O2; NO Ossido di azoto ; NO2 diossido di azoto e O2.
- Incendio: Il sistema di soccorso ha in dotazione mezzi bimodali e apparecchiature che devono essere impiegate in modo da prevenire comportamenti a rischio d’incendio (surriscaldamenti, fonti di ossigeno), in ogni caso a bordo dei mezzi sono previsti estintori per fermare un principio d’incendio e autoprotettori per consentire la fuga in caso di aria non respirabile.
- Polveri: Le lavorazioni possono creare polveri che vengono controllate attraverso accorgimenti previsti, il personale di soccorso durante le proprie attività non favorisce la formazione di polveri, è comunque necessario avere in dotazione maschere di tipo ffp2 da impiegare in caso di particolare polverosità.
- Elettrocuzione: Vista la presenza di linee elettriche il rischio di elettrocuzione da parte del personale di soccorso deve essere contemplato.
- Rumori: L’esposizione ai rumori non comporta un rischio significativo diretto sui soccorritori, vista la breve esposizione.