Per quanto riguarda l’impiego di apparecchiature elettriche in ambienti esplosivi è possibile fare riferimento alle norme emanate dal CENELEC (comitato europeo per la normalizzazione elettrotecnica) e dal CEI (comitato elettrotecnico italiano).
Il DPR 320 /56 agli art. 76 obbliga ogni cautela per evitare scintille. Allo stato attuale i presidi elettromedicali in dotazione al GECAV non hanno i requisiti che richiede la norma.
Il loro impiego in gallerie grisoutuose in assenza di metano può avvenire solo se effettivamente indispensabile e solo in assenza di metano (NO SEMAFORO ROSSO) seguendo le cautele previste:
- Assenza di lavorazioni che possano produrre nuove venute (perforazioni, scavi, ecc.);
- Presenza sul luogo di lavoro del responsabile del monitoraggio che valuta le condizioni ambientali e le lavorazioni da eseguire;
- Monitoraggio dell’atmosfera nel volume intorno all’area di lavoro;
- Registrazione manuale degli esiti del monitoraggio;
- Autorizzazione scritta all’impiego di elettromedicali;
- Prima dell’impiego di elettromedicali verificare la piena funzionalità della ventilazione e del sistema di allarme;
- Disponibilità di estintori sul luogo;
- I presidi alimentati elettricamente devono essere introdotti in galleria esclusivamente spenti.
La loro accensione deve avvenire esclusivamente prima dell’impiego e solo dopo avere verificato nuovamente il colore dei semafori.
La dispensa al divieto d’accesso di apparecchiature elettromedicali è avvalorata anche dal fatto che queste possono essere ritenute operazioni straordinarie, indispensabili e indifferibili per la sicurezza personale. Applicando queste avvertenze si riesce ad avere un buon margine di sicurezza ed allo stesso tempo garantire un intervento sanitario più efficace.
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