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> MEZZI DI SOCCORSO ANTIDEFLAGRANTI (EEX): BREMACH

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4. NORME E SISTEMI DI SICUREZZA

Il decreto ministeriale del 26 febbraio 1991, n. 255, regolamento concernente modificazioni alla normativa sul riconoscimento di efficacia di motori termici di tipo antideflagrante, previsto dal D.M. 19 maggio 1988, n. 259, definisce le norme di manutenzione e costruzione dei mezzi.

Si interviene sul motore diesel e sull’impianto elettrico:
MOTORE DIESEL
i collettori di scarico e di aspirazione, vanno sostituiti con altri di costruzione particolare a prova d’esplosione. Nel collettore di scarico, viene realizzato un sistema di scambio termico, che permette di raffreddare il gas di scarico dall’uscita della testa del motore; il fumo di scarico, tramite una tubazione arriva al depuratore ad acqua, che ha sostanzialmente una triplice funzione:
- lo raffredda (in quanto è attraversato per gorgoglio);
- evita che nell’atmosfera si propaghino scintille incandescenti;
- lo depura dal particolato il quale si deposita nella marmitta ad acqua.

E’ importante quindi una buona manutenzione del depuratore ad acqua, ottenuta tramite controlli e rabbocchi dell’acqua, additivata con un liquido speciale che eviti la formazione di depositi solidi che potrebbero ostacolare i passaggi interni del depuratore. Il sistema di aspirazione è protetto da un filtro antideflagrante che ha lo scopo di proteggere il contatto di un eventuale fiamma con l’atmosfera. Viene applicata una valvola che protegge il motore dal rischio di superare il limite dei giri per il quale è concepito.

IMPIANTO ELETTRICO
Viene totalmente rivisto: la batteria, l’alternatore, il motorino d’avviamento, l’elettrovalvole, sono protetti secondo sistemi particolari certificati.
I sistemi acustici e luminosi sono di tipo antideflagrante.

Questi mezzi hanno un interruttore by-pass che gli consente, se opportunamente omologati di circolare nelle strade, semplicemente passando in configurazione ordinaria. Secondo norma l’interruttore deve essere bloccato con un lucchetto nella posizione antideflagrante e l’apertura deve essere effettuata dalla persona preposta. Per norma ogni macchina trasformata deve essere arrestata nei seguenti casi: eccessiva temperatura del liquido di raffreddamento, eccessiva temperatura del fumo di scarico, pressione dell’olio troppo bassa , intervento del clapet (valvola che controlla il numero di giri del motore).

TIPI DI IMPIANTI ELETTRICI EEX
Le costruzioni elettriche antideflagranti devono essere realizzate secondo precise norme, che stabiliscono le regole generali di costruzione e i “modi di protezione”.

Il tipo di modifiche apportate al Mezzo Eex sono classificate da lettere, che identificano il tipo di Protezione e sono:
- custodia a prova di Esplosione Eex “d” : tutti i componenti ad alta potenza (motori, trasformatori, lampade, azionamenti elettrici, e tutti i componenti che provocano scintille) sono alloggiati in tale custodia. La sua funzione è contenere eventuali esplosioni all’interno di essa senza propagazione esterna.
- sicurezza Intrinseca Eex “i” : limita l’energia immagazzinata nei circuiti elettrici proteggendoli durante il normale funzionamento o in caso di anomalie, non genera scintille o effetti termici tali da innescare esplosione.Si applica ai seguenti componenti originali del mezzo: fine corsa, potenziometri, pulsanti, sensori magnetici resistivi.
- incapsulamento Eex “m” : è una protezione basata sulla sigillatura, tramite resine, di parti elettriche che per scintilla o riscaldamento possono provocare un innesco della miscela pericolosa. Normalmente viene usata per proteggere elettro valvole e circuiti elettronici.
- sicurezza Aumentata Eex “e” : è un modo di protezione basato sulla prevenzione ed è idoneo per la protezione di: terminali, connessioni elettriche, motori non scintillanti etc. di norma si applica a carico della batteria di trazione ed avviamento.
- costruzione a sovrapressione interna “p” : formata da un involucro in cui è presente una sovrapressione interna (aria compressa filtrata, disoleata ed essiccata), che non consenta l’ingresso all’interno dell’eventuale miscela esplosiva.

Oltre a quelli indicati esistono altri modi di protezione quali “o” immersioni in olio,”q” costruzioni sotto sabbia.

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