La stazione del nodo di Bologna (in fase di realizzazione – settembre 2008)
Per potenziare il Nodo ferroviario, anche la Stazione Centrale di Bologna sarà oggetto di importanti trasformazioni sotto l'aspetto architettonico e tecnologico. La nuova struttura sarà in grado di sostenere un significativo incremento giornaliero di treni, con conseguente aumento del traffico passeggeri e merci. La stazione per le nuove linee veloci, posta a 23 m sotto la superficie, è la chiave di volta di tutto il progetto di potenziamento del Nodo di Bologna. Sarà riservata ai treni a media/ lunga percorrenza e sarà situata in corrispondenza dell'attuale piazzale della Stazione Centrale nell'area occupata dagli ultimi cinque binari, dal lato di via Carracci. Sarà costituita da un grande vano sotterraneo di circa 640 m di lunghezza, 40 m di larghezza e circa 20 m di profondità e articolata su tre livelli. Il più profondo ospiterà i binari, mentre quello intermedio, situato a -15 m, accoglierà i servizi passeggeri. Infine, quello più prossimo alla superficie, situato a quota -7 m, denominato anche "kiss and ride", sarà il livello riservato al traffico veicolare, permetterà l'accesso ai parcheggi della stazione e della zona Salesiani e sarà accessibile da viale Pietramellara e da via Fioravanti, con uscita su via Serlio. La stazione AV verrà quindi inserita nel complesso ristrutturato della Stazione Centrale attraverso una piastra ponte posta sopra i binari.
L’intervento nella stazione di Bologna è suddiviso in tre fasi. La prima riguarda l'odierna Centrale: nel rispetto del valore monumentale e architettonico del complesso storico, il progetto di restauro strutturale, adeguamento funzionale e riqualificazione trasformerà l’attuale stazione in un grande polo urbano caratterizzato da funzioni destinate non solo ai viaggiatori ma anche a tutta la città. Apertura dei cantieri nel primo semestre del 2003; ultimazione dei lavori entro il 2005; investimento di 49 milioni di euro. La seconda riguarda la stazione dell’Alta Velocità/Alta Capacità di Bologna, che verrà costruita 23 metri al di sotto dell’attuale quota dei binari. Sarà collegata alla stazione storica e connessa alla viabilità urbana attraverso una nuova strada sotterranea dedicata. Il progetto definitivo del nuovo scalo è stato elaborato dall’architetto catalano Ricardo Bofill ed è stato sviluppato fino alla fase esecutiva da Italferr, la società di ingegneria del Gruppo Ferrovie dello Stato. La terza fase riguarda il completamento della stazione AV per la parte fuori terra, il collegamento “a ponte” fra i due fronti della stazione e la demolizione del fabbricato lungo Ponte Matteotti. L’edificio che sorgerà al posto della parte rimossa includerà anche l’accesso alla nuova stazione della Metropolitana.
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