Ad oggi (ottobre 2008) il collegamento da San Ruffillo fino al Camerone Salesiani è terminato.
Le gallerie sono state realizzate mediante gigantesche frese dette TBM (Tunnelling Boring Machine del diametro di 9,4 metri), con ripercussioni sulle modalità di intervento per la gestione dell’emergenza sanitaria.
Gli operatori del GECAV hanno dovuto affrontare un nuovo fattore di rischio: l’iperbarismo. Infatti ogni TBM è dotata di 2 camere iperbariche che consente il passaggio dei tecnici (per eseguire manutenzioni) dalla testa fresante alla parte della fresa non in sovrapressione.
La tratta realizzata dalle 2 frese (Binario pari TBM “Emilia”; Binario dispari TBM “Felsinea”) è stata di oltre 6 Km ad una profondità di circa 26 metri e le operazioni di scavo sono terminate il 31/5/2006.
La prima immagine rappresenta l’ingresso della talpa nel Camerone di San Ruffillo, mentre la seconda riprende l’uscita della fresa nel Camerone Salesiani, situato nei pressi della stazione centrale di Bologna.
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