Il modello di gestione delle emergenze sanitarie e della sicurezza del lavoro
C) Pronto soccorso e gestione dell’emergenza sanitaria
La necessità di garantire un soccorso efficiente sia nei cantieri all’aperto sia durante lo scavo delle galleria, ottimizzando i servizi già esistenti, ha portato ad un accordo innovativo, unico in Italia, siglato il 12/06/1996 dalla Regione Emilia Romagna, dal Consorzio CAVET e dall’azienda AUSL di Bologna (all’epoca Bologna Sud), che ha affidato al sistema pubblico (118 GECAV) il soccorso sanitario nei cantieri TAV in un'ottica di “Sistema di Soccorso Integrato", disponibile cioè, contemporaneamente, per i cittadini residenti e per i lavoratori addetti alla realizzazione della linea ferroviaria AV. A tale scopo è stato elaborato un “Piano di riorganizzazione della rete di soccorso preospedaliera”, senza costi aggiuntivi per il Sistema Sanitario Regionale, grazie all’ accordo del 12 giugno.
La stessa filosofia è stata utilizzata per Variante di Valico e per il nodo di Bologna, anche se il 118 GECAV e gli altri servizi coinvolti hanno dovuto adattare le modalità di intervento rispettivamente alle:
peculiarità dei cantieri della Variante di Valico, simili alla AV, ma caratterizzati da una maggiore estensione e dalla realizzazione di opere particolari (Pozzi e Viadotti);
tecniche di scavo (TBM[1]) delle due gallerie che da San Ruffillo portano alla Stazione Centrale, percorrendo il sottosuolo di Bologna.
[1] TBM = Tunnel Boring Machine
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