Tutti gli operatori del soccorso devono essere a conoscenza dei rischi derivanti dal mancato funzionamento dell’impianto di ventilazione. E’ sconsigliato l’ingresso in galleria nel caso in cui si dovessero riscontrare danni all’impianto di areazione (come condotte divelte o interrotte).
L’aria immessa in galleria è quella che si trova in atmosfera quindi è formata dal 78.04 % di azoto, il 20,93 % di ossigeno ed il 0.03 % di anidride carbonica, il restante 1% è composto da altri gas. Il dimensionamento delle condotte di ventilazione e la potenza, devono sottostare ad alcuni parametri che devono essere valutati ed elaborati.
Tra questi evidenziamo il tipo dei mezzi impiegati, il loro numero e la quantità degli operatori, che influiscono notevolmente sia sul consumo di ossigeno che sulla produzione di CO, CO2 ed altri gas.
La calibratura dell’apparato di ventilazione, deve anche tener conto di possibili venute di gas metano, anche se questo concetto richiede parametri più complessi e non si limita al semplice bilancio di portata (sistema- gas), ma a numerose altre variabili (per esempio nicchie, volate ammassi sassosi…).
E’ infatti difficile poter prevedere quando e in che misura si possa manifestare la formazione di gas.
In questo caso le concentrazioni più pericolose possono essere paradossalmente lontane dal fronte, la spiegazione di ciò è dovuta al fatto che al fronte vi sono concentrazioni elevate non infiammabili che diluite con aria sana in ingresso creano la miscela esplosiva lungo il tragitto del tunnel.
Lo schema rappresenta i flussi d’aria in un sistema di ventilazione.
I mezzi impiegati per le lavorazioni in galleria devo quindi sottostare a periodiche revisioni, che consentano un buon rendimento dei motori con una minore emissione di gas.
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