Per limitare i rischi d’innesco del metano presente in galleria, le lavorazioni ordinarie sono eseguite con mezzi e metodiche antideflagranti.
Per quanto riguarda le gallerie classificate “2” vengono adottati sistemi di illuminazione antideflagranti per tutto il tratto della gallerie.
Gli impianti elettrici antideflagranti, sono costruiti tenendo conto di tutte le sicurezze imposte dalle norme europee ed italiane che li abilitano ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive in gallerie.
Parliamo quindi di impianti di media tensione, di illuminazione, di azionamento pompe acqua, di monitoraggio gas, di comunicazione telefonica.
Le macchine sono trasformate in mezzi antideflagranti.
La costruzione antideflagrante dei componenti crea il sistema passivo di protezione, in quanto tutti questi apparati sono costruiti in maniera tale da garantire il non innesco della miscela esplosiva.
Il GECAV è provvisto di ambulanze trasformate in antideflagrante: l’impiego di questi mezzi deve essere subordinato ad una approfondita conoscenza tecnica e di guida, fondamentale per un ottimale impiego.
Il decreto ministeriale del 26 febbraio 1991, n. 255 “regolamento concernente modificazioni alla normativa sul riconoscimento di efficacia di motori termici di tipo antideflagrante, prevista dal D.M. 19 maggio 1988, n.259” definisce le norme di manutenzione e costruzione dei mezzi.
Il telefono, infine è un dispositivo indispensabile per le comunicazioni con l’esterno, non è possibile comunicare con cellulari e radio (che non possono neppure essere introdotti nelle gallerie grisutose). Per questo motivo, anche il telefono deve essere di tipo antideflagrante.