Per limitare i rischi d’innesco del metano presente in galleria, le lavorazioni di avanzamento sono eseguite con mezzi e metodiche antideflagranti.
Per quanto riguarda le gallerie classificate “1c” viene utilizzata una illuminazione ordinaria per tutto il tratto, esclusi gli ultimi 300 metri che sono in configurazione antideflagrante.
Una recente normativa è esplicita nel vietare l’accesso in sotterraneo dei mezzi aventi motori termici alimentati a benzina e destinati ad essere utilizzati nei lavori sotterranei. Il blocco del rotolamento dei pneumatici, il surriscaldamento del sistema frenante, ecc.. possono essere causa d’incendio, rischio accentuato dal contributo della benzina.
La norma ha quindi lo scopo di rimuovere questa fonte di pericolo, prediligendo motori alimentati da gasolio, essendo questo un carburante dotato di una minore infiammabilità. Queste norme valgono per la gestione delle condizioni ordinarie di costruzione delle gallerie: i mezzi di soccorso hanno una valenza diversa e quindi possono avere differenti indicazioni, che devono comunque sottostare a precise misure di sicurezza. Il D. Lgs. 626 agli art. 12 e 15, obbliga il datore di lavoro a stabilire i necessari rapporti con i servizi pubblici esterni competenti in materia di pronto soccorso tenendo conto dell’attività e dell’unità produttiva.
In caso di semaforo Giallo o Rossol’accesso alle gallerie in Classe 1c è consentita solo ai Mezzi di Soccorso in Configurazione Antideflagrante . Come si è detto, anche il telefono, dispositivo indispensabile per le comunicazioni con l’esterno (non è possibile comunicare con cellulari e radio) deve essere di tipo antideflagrante.