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1. Protocolli sanitari di intervento sulla piattaforma ferroviaria

In considerazione del fatto che a seguito di una chiamata di emergenza sanitaria, è ipotizzabile che l’infortunato sia lasciato sul luogo dell’infortunio o malore ad eccezione che esso non si trovi in ulteriore pericolo, è evidente che l’equipe sanitaria debba recarsi nel minor tempo possibile sul luogo dell’emergenza per prestare le cure del caso.
Questo capo saldo deve essere tenuto in considerazione per l’interazione tra imprese operanti, piano di emergenza e protocolli sanitari di intervento.

Il personale del soccorso sanitario 118 deve occuparsi della parte sanitaria dell’emergenza e dovrà intervenire utilizzando e gestendo autonomamente i veicoli di soccorso bimodale.

Per poter prestare soccorso sulla piattaforma ferroviaria nelle aree in cui non è possibile giungere con mezzi su gomma (la stragrande maggioranza della tratta), si è reso necessario dotarsi di mezzi bimodali.

Chi deve intervenire a seguito di una chiamata di soccorso deve tenere conto di alcune specificità che non possono essere modificabili e quindi le valutazioni di intervento devono adeguarsi alla realtà in cui si opera.

L’intervento di soccorso avviene attraverso fasi identificabili quali:

- Chiamata: Il lavoratore chiede soccorso come previsto dal PE;
-Trasmissione servizio: La centrale operativa 118 passa il servizio all’IP echo 34 (gestione dell’emergenza TAV);

- Invio mezzi di soccorso: L’IP Echo 34 in accordo con l’AC invia i mezzi di soccorso;

- Accesso e raggiungimento del target: Gli equipaggi dei mezzi bimodali di soccorso si avviano per il soccorso
- Gestione dell’infortunato: Gli equipaggi sanitari effettuano il soccorso in base ai protocolli sanitari;

- Caricamento e trasporto in ospedale:I soccorritori provvedono al ricovero dell’infortunato;

-Ripristino delle condizioni: La fase in cui i mezzi e gli equipaggi rientrano in conformazione di pronta disponibilità.

Queste fasi necessarie per effettuare il soccorso, devono sottostare a insiemi non modificabili e certi quali:

-Luogo di intervento

-Modalità di viabilità 

-Ubicazione mezzi di soccorso bimodali 

-Ubicazione automedica

Prima di descrivere più nel dettaglio ciascuna fase di soccorso vediamo quali sono i punti certi in cui si deve operare.

Luogo di intervento
La chiamata di soccorso in cui è richiesto l’intervento di una equipe sanitaria con mezzo bimodale è sicuramente tutta la tratta AV di competenzain cui sono posati i binari.
Semplificando si tratta di intervenire in quattro gallerie (Pianoro, Sadurano, Monte Bibele e Raticosa fino alla competenza Emiliana).

Modalità di viabilità
L’accesso sulla piattaforma con mezzi o uomini è regolata dall’AC che fornisce tutte le informazioni necessarie quali tempi e luoghi per l’accesso, direzione e binario.
La conduzione del mezzo bimodale di soccorso deve sottostare alle regole stabilite nella sezione del presente manuale.

Ubicazione dei mezzi bimodali di soccorso
I mezzi bimodali sono ubicati nei pressi di accessi a raso per poter accedere sulla piattaforma ferroviaria. Gli accessi a raso sono disposti:
- Imbocco Monte Bibele Sud (Ambulanza Bimodale denominata Loiano 40).
- Imbocco E4 Pianoro Sud (Ambulanza Bimodale denominata Loiano 41).
- Imbocco E1 Pianoro Nord (Ambulanza Bimodale denominata GECAV 1).

Ubicazione automedica
L’automedica in cui è presente l’infermiere addetto alla gestione del soccorso e il medico dell’emergenza è dislocata presso l’ospedale di Loiano, in una zona strategica per una migliore copertura della tratta.

Analizzati i punti certi in cui normalmente ci si trova, in caso di una chiamata di emergenza passiamo ora a descrivere più nel dettaglio, le fasi di intervento sanitario, accennati precedentemente:

Chiamata di soccorso e trasmissione del servizio
La chiamata di soccorso che giunge da un punto della tratta, di norma attraverso i telefoni fissi all’interno delle gallerie, e viene ricevuta dalla Centrale Operativa 118, ubicata all’ospedale Maggiore di Bologna. La stessa attraverso identificativi telefonici e in base all’intervista del richiedente aiuto, registra luogo ed entità dell’infortunio/malore e trasmette attraverso i sistemi in essere il “servizio” all’automedica (echo 34).
A questo punto la gestione passa direttamente all’echo 34.

Invio mezzi di soccorso
Quando gli equipaggi dei due mezzi bimodali dedicati ascoltano la trasmissione del servizio CO -> echo 34, questi si dovranno recare verso il mezzo bimodale, salire a bordo del (trasbordano i presidi), avviare il mezzo e attendere disposizioni per un eventuale loro impiego.
Nel contempo l’IP echo 34 contatterà l’AC informandolo della richiesta di soccorso e attenderà disposizioni sull’accesso a raso da impiegare.
Alla conferma dell’accesso da impiegare l’IP echo 34 via radio comunicherà il mezzo da inviare.

In caso di codice di gravità ROSSO anche l’equipe echo 34 dovrà recarsi all’accesso a raso impiegato dal mezzo ILS, dove di norma dovrebbe uscire nuovamente l’equipe con l’infortunato ed attenderlo all’esterno.
Nel caso in cui il codici di invio sia ROSSO e l’automedica giunga prima dell’accesso su binario dell’equipe ILS il medico dovrà aggregarsi all’equipaggio, formando di fatto un mezzo medicalizzato.

Accesso e raggiungimento del target
L’accesso sulla piattaforma ferroviaria deve avvenire nelle modalità descritte dalla procedura apposita, come anche la percorrenza, in modo da consentire il raggiungimento dell’infortunato.

Gestione dell’infortunato
La gestione dell’infortunato da parte dell’equipe sanitaria in cui è presente un infermiere deve avvenire secondo i protocolli e linee guida consolidate.
La richiesta dell’equipe ALS sul posto non deve essere effettuata come normalmente avviene seguendo la griglia inserita nella scheda infermieristica ILS, ma solo nei seguenti casi:
Paziente in ACR 
Paziente incarcerato
Più pazienti gravi coinvolti

Questa scelta predilige l’intervento precoce dell’equipe ILS, in quanto i vincoli sopraccitati e l’impossibilità di effettuare rendez-vous all’interno della tratta, porterebbero un ritardo di intervento del mezzo ALS.

Nei casi in cui necessiti ALS sul posto questa viene richiesta con il cellulare di servizio alla CO.
In questo caso l’ambulanza echo34 deve recarsi verso il mezzo bimodale più prossimo, e accedere con l’equipe di turno, facendo in modo che l’IP echo 34 rimanga in esterno per proseguire la gestione dell’emergenza.
In alternativa se è disponibile un mezzo CAVET con autista solo il medico echo 34 raggiungerà il luogo dell’evento con lo stesso, lasciando in esterno l’IP echo34 per il proseguo della gestione dell’emergenza.

Qualora fosse necessario l’intervento contemporaneo di più equipe sanitarie, queste entreranno dai rispettivi accesi a raso dopo che l’ IP echo 34 e AC avranno definito i modi per raggiungere il target dell’evento

Caricamento e trasporto in ospedale
Il caricamento dell’infortunato e il trasporto su rotaia per l’invio in ospedale deve avvenire seguendo le regole di viabilità previste.
Di norma si può dire che l’infortunato grave riceve le prime cure di base dall’equipe ILS all’interno della tratta e in esterno vengono proseguite le manovre dall’equipe ALS echo 34, o elisoccorso.

Ripristino delle condizioni
Al rientro della missione di soccorso l’equipe sanitaria informerà l’AC e echo 34 del rientro alla configurazione standard e la nuova pronta disponibilità.

Vista la molteplicità di azioni che devono essere compiute in caso di un soccorso sanitario su piattaforma ferroviaria con mezzi bimodali dedicati, nello schema sono riportate in maniera sintetica le azioni principali che ciascun membro del soccorso deve compiere

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