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> SOCCORSO SANITARIO SU PIATTAFORMA FERROVIARIA ELETTRIFICATA

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7. Struttura sistema di elettrificazione TAV 2

La struttura del sistema elettrico descritta in precedenza, prevede elementi anche esterni (per es. SSE) e non direttamente legati all’ambito di azione del PASS, per questo motivo successivamente verrà decritta in maniera più accurata ciò che è presente sul binario, in tema di elettricità, in modo da informare il personale di soccorso ove e come agire.

Possiamo immaginare il sistema ferroviario suddiviso in alcune parti:

-Parte motrice: l’insieme di conduttori, funi, corde, tiranti, isolatori e sostegni in cui di norma è presente l’alta tensione, ed è sistemata ad un altezza dal piano ferroviario di mt 5.30

-Piano ferroviario: Traverse e binari che hanno lo scopo di fare circolare su di esse i convogli ferroviari, queste non hanno mai tensione.

-Sistemi di controllo, comunicazione, antincendio, illuminazione... che sono tecnologicamente avanzati ma non offrono particolari problemi di pericolo per i soccorritori.

Il presente opuscolo in questa sezione prende in esame la parte motrice, dal momento che l’azione di soccorso da parte del PASS potrebbe prevedere il contatto o l’avvicinamento a tale parte.

Di fatto durante le attività i lavoratori potrebbero trovarsi in condizione particolari, dovute all’impiego di macchinari dedicati (per es. cestelli), ciò ne consegue la possibilità di avere condizioni a rischio anche da parte del PASS.

La parte motrice può essere considerata tutto ciò che consente il passaggio di corrente elettrica per la trazione e le strutture annesse (sempre sospese).

Un treno per poter viaggiare necessità di energia, in questo caso l’energia è elettrica.I motori ferroviari per funzionare prelevano corrente da un cavo, denominato cavo di contatto attraverso un organo denominato pantografo ubicato sul locomotore.

Il pantografo cattura per contatto corrente e la indirizza ai motori, in questo caso si ha passaggio di corrente dalla linea di contatto attraverso i motori con passaggio a terra.

Come già anticipato la tensione di esercizio dalla tratta è di 25 kv a 50 Hz, questa corrente è presente su conduttori (cavi) scoperti provvisti del potenziale energetico da trasferire ai motori ferroviari, quindi sono sempre in tensione.

Il cavo di contatto situato all’altezza di 5,30 dal piano ferroviario in realtà è un sistema più complesso composto da tre elementi denominato catenaria in cui è presente tensione .

In rosso sono evidenziati i tre elementi della catenaria (1) filo di contatto, che viaggia in maniera parallela al piano ferroviario, (2) corda portante, che ha lo scopo di mantenere in tensione il cavo di contatto con l’ausilio di tiranti denominati (3) pendini.Questi sono elementi sempre in tensione per questo motivo come sarà specificato più avanti, la verifica con il rilevatore di tensione deve avvenire sempre sul filo di contatto (quello più basso) tenendo in considerazione che questo è collegato alla corda portante attraverso i pendini.

In giallo è mostrato il feeder anch’esso alimentato con corrente a 25 kv a 50 Hz, ma in questo caso la frequenza è sfasata di 180 ° rispetto alla linea di contatto, questo crea opposizione tra i cavi di alta tensione, annullando o riducendo fortemente i campi magnetici consentendo così la possibilità di impiego dei sistemi GSM alla base del sistema ferroviario AV. L’altezza prevista per i feeder è di mt 7.50.

In verde è mostrata la corda di terra, collegata alla base di ogni palo in esterno, mentre in galleria sono presenti cavi che attraversano la parete che provvedono alla dispersione a terra, in questi cavi non è presente tensione, viaggiano ad una altezza di mt 8,00.  

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